Lo scorso 24 Maggio la Food and Drug Administration (FDA) ha approvato, negli Stati Uniti, Zolgensma, la prima (e unica) terapia genica per il trattamento dell’atrofia muscolare spinale (SMA) in pazienti con età inferiore a 2 anni.
Zolgensma è anche la prima (e unica) terapia genica approvata per una malattia neuromuscolare/neurologica. Solo due altri prodotti di terapia genica sono approvati dal FDA e uno dall’EMA, ma oltre 3000 trials di sviluppo della terapia genica sono in corso al mondo. Negli Stati Uniti e in Europa sono in fase di completamento gli studi clinici iniziati negli ultimi anni per valutare la sicurezza e l’efficacia della terapia genica. La richiesta di approvazione del farmaco è stata depositata anche all’Agenzia Europea del Farmaco (EMA).
L’UO di Neurologia Centro Dino Ferrari Fondazione IRCCS Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano, sotto la guida della Prof.ssa Stefania Corti (Principal Investigator) e il coordinamento della Dott.ssa Alessandra Govoni (Study Coordinator), è coinvolta in prima linea in questi studi, infatti dal 2018 è in corso la sperimentazione clinica proprio su questa terapia, AVXS-101-CL-302. In collaborazione con gli specialisti della Clinica Pediatrica De Marchi del Policlinico, sono stati trattati con la terapia genica e vengono regolarmente visitati 4 bambini affetti da SMA I.
In questi ultimi due anni, l’impegno della ricerca scientifica ha condotto all’approvazione di una prima terapia, costituita dall’utilizzo di oligonucletide antisenso da somministrare per via intratecale. Diversi pazienti con SMA I, II e III sono in trattamento presso il nostro ed altri centri con questa terapia, mentre proseguono altri trial terapeutici con la finalità di offrire ulteriori possibilità di cura.
La SMA è una malattia neurodegenerativa, che porta a progressiva perdita dei motoneuroni e conseguente atrofia muscolare. La causa della patologia sono le mutazioni a carico del gene Survival Motor Neuron 1 (SMN1) e la trasmissione avviene con modalità autosomica recessiva. La forma più grave, che si manifesta nel 60% dei casi, presenta l’esordio della patologia entro i 6 mesi di vita ed è la principale causa genetica di mortalità infantile (entro i 2 anni di vita).
La terapia genica consiste nella somministrazione sistemica dell’intera sequenza codificante del gene mancante nella SMA (SMN), veicolata da un vettore virale adeno-associato (AAV), non patogeno per l’essere umano.
Le sperimentazioni cliniche condotte in pazienti affetti da SMA I hanno evidenziato come questa terapia genica sia in grado di modificare la storia naturale della patologia, prolungando l’aspettativa di vita e migliorando le capacità respiratorie, di deglutizione e motorie dei pazienti.
La terapia genica rappresenta un importante traguardo per il trattamento della SMA I e, grazie alle conoscenze acquisite, in futuro potrà essere applicabile ad un più ampio spettro di patologie neuromuscolari e neurodegenerative a causa genetica che sono attualmente oggetto di studio e cura da parte del Centro Dino Ferrari.